Questo pre-event della durata di 4 giorni, è stato organizzato a Tbilisi (Georgia) prima dell’EPM di Yerevan (Armenia).
L’EPM (European Planning Meeting) è un evento molto importante, a cui partecipano dai 200 ai 300 membri di AEGEE allo scopo di stabilire gli obiettivi dell’Action Agenda per l’anno seguente. È stato organizzato nel Sud Caucaso come segno della volontà di superare i confini tra gli stati EU e quelli non-EU, di fatto è stato nei 32 anni di storia di AEGEE il primo evento statutario in questa particolare zona.
In occasione dell’EPM spesso vengono organizzati degli eventi collaterali nei giorni precedenti, che hanno lo scopo di mostrare ai partecipanti un’altra città o regione e ovviamente di conoscersi tra loro, era dunque per me l’occasione perfetta per poter visitare un’altra realtà di una zona del mondo di poco conoscevo poco e di cui in generale si sente parlare poco.
I voli verso la Georgia sono relativamente poco costosi, prenotando In anticipo ho acquistato andata e ritorno per poco più di duecento euro, inoltre là il costo della vita è molto più basso di quello italiano, considerando che uno stipendio medio si aggira sui duecento euro al mese, perciò oltre al volo non ci sono state altre grandi spese.
Appena arrivato ho preso un taxi per l’ostello dove sono iniziate le presentazioni di rito, eravamo circa trentacinque partecipanti proveniente da tutta Europa e una decina di organizzatori georgiani. I georgiani mi hanno dato l’idea di un popolo accogliente e aperto, caratterialmente perciò non molto diverso da noi Italiani, tra gli altri partecipanti vi erano molti Russi, Polacchi e Ucraini, solo tre Italiani me compreso.
Come sempre accade negli eventi AEGEE il gruppo era formato da persone alla mano, attive, con cui ci si diverte, inoltre grazie alle mille attività è facile conoscere tutti in pochi giorni, infine si dorme quasi sempre in ostelli in camerate comuni, cosa forse scomoda ma ottima per socializzare e far festa, potendo non preoccuparsi di disturbare nessuno!
I giorni sono passati velocemente tra city tour, città vecchia, terme Abanotubani, visite di zone panoramiche e immensi pranzi e cene, ebbene sì, il cibo è uno dei punti forti della Georgia, io e tutti gli altri abbiamo amato le specialità locali, soprattutto il khachapuri che è una specie di focaccia, persino il vino ci è piaciuto, e se lo dice un friulano, potete crederci.
Al di fuori della capitale abbiamo visitato dei templi a Mtskheta, in particolare ricordo la cattedrale di Svetitskhoveli, costruita nel IV secolo, Conosciuta come il luogo in cui sarebbe stata sepolta la tunica di Gesù.
Oltre a visitare abbiamo fatto mezza giornata di workshop e approfondimenti sulla cultura e storia della Georgia, tenuti da un membro dell’associazione e persino da un docente universitario, sono stati molto utili e apprezzati, ci han permesso di capire meglio il luogo in cui eravamo.
Una delle cose che sempre amo di questo tipo di eventi è l’equilibrio tra iniziative culturali e non.
Ora finalmente arrivo al punto “feste”!
Le feste serali/notturne sono state ottime, complice anche il costo irrisorio di biglietti e drink, ma la migliore è stata la serata dell’European Night, dove come da tradizione AEGEE ognuno porta dal proprio paese qualche cibo ( e liquore soprattutto) per condividerlo con gli altri, gli organizzatori hanno anche chiamato un gruppo locale che ha suonato e ballato secondo la tradizione Giorgiana, il tutto si è svolto nella sede delle associazioni giovanili, al quinto piano di un palazzone in stile sovietico con tanto di terrazze che davano sulla città illuminata, tutto molto pittoresco.
Infine, con molta tristezza abbiamo preso il bus che ci avrebbe portato in Armenia, per la seconda parte del nostro viaggio.
Bilancio insomma nettamente positivo, consiglio a chiunque stia leggendo di visitare la Georgia e/o di partecipare a qualche evento AEGEE 🙂
Nicola Cossaro – socio di AEGEE-UDINE