Cercando un’occasione per sfuggire alla caotica e stressante vita universitaria e voler scoprire l’Europa senza spendere molto, avevo pensato a Bruxelles in quanto capitale europea e sede centrale di AEGEE: mi avevano detto che esisteva un posto dove si poteva alloggiare gratuitamente. Interessante, ma un po’ noioso. Ecco che pochi giorni dopo ad aver elaborato questo pensiero vengo a conoscenza prima tramite evento Facebook e poi tramite testimonianza diretta che durante i primi di Maggio si sarebbe svolto un evento a livello europeo per celebrare i 30 anni di AEGEE. Ho subito pensato: “Wow che figata, posso raggiungere il mio obiettivo primario spendendo meno del previsto e passando il periodo in compagnia anche di gente che conosco, per non proprio fare la prima esperienza europea da solo soletto”. Ed era qui che avevo sbagliato: immaginavo il programma delle celebrazioni come un palloso susseguirsi di conferenze noiose, ed avevo già architettato con la mia compagna di studi di evadere allegramente ed approfittare quasi sempre del tempo per fare un giro per la città.
Invece l’evento non era nulla di tutto ciò, esso ha realmente disatteso le aspettative, ma in senso positivo: intanto ho testato sulla mia pelle cosa si volesse intendere con il termine “AEGEE-Spirit” che è una sensazione indescrivibile che ti coinvolge senza nessuna possibilità di controllo e che ti fa fare cose che in altre situazioni non avresti mai osato fare: in primis ti ritrovi in mezzo a decine di persone mai viste, che per lo più parlano una lingua diversa dalla tua e che sono anche più grandi di te, facendoti sentire un giovincello; eppure ogni tipo di barriera viene infranta perché ricerchi il desiderio di intraprendere delle relazioni con queste persone, abbandonando ogni pregiudizio di qualsiasi tipo (anzi dove non arriva la politica arriva AEGEE!) e in men che non si dica ti ritrovi in mezzo ad una famiglia, ed ecco spiegato il termine che spesso i “vecchi” di AEGEE usano, intendendo quell’atmosfera che si crea attorno a delle persone che si ritrovano accomunati da a degli ideali simili e che vogliono costruire un futuro comune e migliore a tutta l’Europa e non solo).
Ho capito anche che AEGEE non è soltanto un’organizzazione di giovani festaioli europei, ma è un gruppo di persone che han un certo peso “politico”, in quanto quando siamo stati ospitati nel palazzo del comitato europeo per le politiche sociali ed economiche, dove abbiamo incontrato il Presidente di AEGEE Europe Paul Smits, abbiamo compreso come AEGEE possa essere l’espressione giovanile che si rapporta con le istituzioni europee: se volete dare voce ai vostri pensieri in Europa, fatelo con AEGEE( piccolo slogan e sponsor). Dunque in questo luogo ci è stata data la possibilità di discutere tra noi membri europei di AEGEE su delle questioni di interesse europeo. Vorrei precisare che in questa occasione la nostra Presidente mi ha spinto a buttare lì un’idea e diventare capo di un gruppo di discussione, che una volta sviluppato l’argomento ha attirato un certo interesse da parte del Presidente di AEGEE, in quanto argomento un po’ strano ma che in seguito ad un buon sviluppo da parte del sottoscritto(modestia a parte) ha visto la realizzazione di una buona idea per rafforzare l’idea del sentirsi europei. Oltre ai succulenti buffet europei che abbiamo avuto l’onore di degustare, e che voi neanche potete immaginare, abbiamo visitato anche il Parlamentarium, ovvero il museo iper tecnologico riguardante la storia dell’Unione Europea. Momento clue della manifestazione è stato la celebrazione del compleanno, con il classico taglio della torta che ha visto la chiusura della seconda giornata.
L’ultima giornata è stata quella più amara perché era arrivato il momento dei saluti e la condivisione di alcuni bei ricordi con delle persone che in così poco tempo abbiamo chiamato amici: non perché il nome era bello o corto, ma perché lo sentivamo dentro, un senso di condivisione di qualcosa, non solo di alti ideali europei, ma anche di storie, di amicizie, di conoscenze di persone fantastiche che speri di poter rivedere al più presto. Ed è questo che ti porterà ad applicare( per chi non lo sapesse significa partecipare agli eventi) a qualsiasi evento pur di rincontrare quella fantastica compagnia che ha segnato il tuo primo evento europeo in AEGEE, pur essendo consapevole che tutte quelle persone sarà un po’ difficile incontrarle di nuovo, ma avendo capito che quello era lo spirito AEGEE, e quello è quello che vuoi!
Jacopo Delle Case, AEGEE Udine